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Fintech

PMI e Supply Chain Finance: l’importanza della strategia e delle competenze


Secondo Antonella Moretto, professoressa associata di Supplier Relationship Management del Politecnico di Milano, le piccole e medie imprese italiane potrebbero beneficiare più di altre dello sviluppo di una solida strategia di Supply Chain Finance.

Aprile 27, 2022

Per gli esperti e gli studiosi del settore è ormai un dato di fatto, per gli imprenditori e gli startupper non necessariamente: la Supply Chain Finance, a cui il Politecnico di Milano ha dedicato un intero Osservatorio di ricerca attivo da oltre otto anni, è un tema tanto discusso quanto poco conosciuto, soprattutto tra coloro che potrebbero ottenere i maggiori vantaggi da una strategia di diversificazione delle fonti di accesso alla liquidità per il finanziamento del capitale circolante.

Il ricorso al Supply Chain Finance come conseguenza del verificarsi di due criticità ormai endemiche

Secondo Antonella Moretto, professoressa associata di Supplier Relationship Management del Politecnico e autrice di un interessante approfondimento per il Sole 24 Ore, oggi più che mai è importante stimolare tra gli imprenditori una maggiore conoscenza delle soluzioni di Supply Chain Finance in seguito al consolidarsi di due condizioni ormai endemiche nello scenario economico attuale: i tempi di pagamento dei debiti commerciali, attestati ormai su un valore medio di oltre 90 giorni, e la perdurante difficoltà delle piccole imprese di accedere - a condizioni vantaggiose - al credito tradizionale.

Le soluzioni di liquidità alternative devono essere adeguate e flessibili alle esigenze degli imprenditori

In questo contesto, secondo l'autorevole professoressa, si rendono "necessarie" delle modalità di accesso a "liquidità alternative, che siano adeguate a piccoli importi e allo stesso tempo anche più flessibili": che si tratti di reverse factoring, dove l'azienda capofiliera favorisce la cessione delle fatture dei propri fornitori verso factor o altri soggetti specializzati come CashMe, o che si tratti di soluzioni innovative quali l'invoice trading, il dynamic discounting, l'inventory financing, oggi non mancano di certo le soluzioni a disposizione delle aziende per finanziare il proprio capitale circolante al di fuori del sistema bancario.

L’importanza dei criteri ESG e della collaborazione tra tutti gli attori dell’ecosistema di supply chain

Infine, degno di nota è l'importanza - sollevata dalla professoressa Moretto, e su cui più volte ci siamo soffermati anche sul nostro blog - riguardante il sempre più stretto "connubio" tra i criteri ESG e la valutazione dell’effettiva sostenibilità di un’impresa o dei suoi fornitori, per assicurare una valutazione tanto più accurata del rischio dei singoli attori in gioco. "Tutto ciò - conclude Moretto - per essere sfruttato adeguatamente richiede competenze adeguate, da parte delle diverse funzioni aziendali e dei diversi attori, e soprattutto collaborazioni lungo la filiera e tra attori parte di questo ecosistema". Affermazioni che non potrebbero trovarci più d’accordo, e che sentiremo ripetere sempre più spesso nei prossimi anni.