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L’invoice trading assicura alla nostra azienda un livello di serenità dal punto di vista finanziario che non trova paragoni in altre soluzioni analoghe“: non usa mezze parole Paolo Spessotto, direttore finanziario di Uniplast e cliente CashMe, nel descrivere i benefici portati dalla cessione dei crediti commerciali tramite l’invoice trading online. Azienda familiare di Oderzo (Treviso), giunta alle soglie della seconda generazione dopo essere stata fondata e diretta dal 1977 dalla famiglia Lesimo, Uniplast è oggi tra le poche aziende italiane specializzata nell’estrusione della materia plastica per il settore del mobile, dell’illuminazione, dell’edilizia e dell’automazione, e ha potuto fin qui beneficiare dell’accesso immediato alla liquidità tramite la cessione delle fatture sulla piattaforma proprietaria di CashMe.

Dottor Spessotto, qual è attualmente la situazione aziendale di Uniplast?

In questo momento stiamo vivendo una situazione ottimale, perché il mercato richiede sempre più i nostri profili estrusi e contemporaneamente abbiamo sviluppato nuovi canali di business in Italia e all’estero che ci stanno dando molte soddisfazioni dal punto di vista professionale. La filiera della plastica sta attraversando in generale un momento favorevole, con il 2022 che manterrà gli stessi livelli del 2021.

Quanto è importante, in questo contesto, l’invoice trading nella vostra operatività quotidiana?

La cessione del credito pro soluto mediante invoice trading si rivela essere un buon “paracadute” per un’azienda come la nostra, soprattutto quando il fatturato aumenta e gli affidamenti bancari tardano a essere revisionati perché il sistema bancario è, giocoforza, più lento rispetto alle dinamiche del mercato. L’invoice trading mi assicura, in questo senso, una serenità dal punto di vista finanziario che non ha paragoni rispetto ad altre soluzioni analoghe.

Quali sono stati i motivi che vi hanno convinto a proseguire nella collaborazione con CashMe?

Siamo clienti CashMe da oltre cinque anni e abbiamo ceduto finora più di 2 milioni di euro di fatture sulla piattaforma. La professionalità del team, l’economicità e la tempestività del servizio nel venir incontro alle nostre esigenze del momento sono i motivi che ci hanno portato a proseguire con voi in tutti questi anni.

Quanto è diffuso l’utilizzo di servizi fintech nel settore?

Da quello che vedo, la diffusione dei servizi fintech passa molto attraverso il passaparola: alcuni dei nostri clienti sono diventati anche clienti CashMe dopo averci visto per primi adottare il servizio di invoice trading per la cessione dei nostri crediti commerciali. Altri, invece, preferiscono ancora oggi non farlo, forse per “pigrizia”: a volte ho la sensazione che vengano frenati dal timore di avere a che fare con un altro giro di carte, senza considerare il vantaggio finanziario che potrebbero derivarne.

Non sei ancora cliente CashMe?

Società del Gruppo Finservice che supporta privati, imprese e professionisti nell’attività di riqualificazione edilizia agevolata, Gencos 110 SpA rappresenta oggi un esempio di successo che si serve di servizi di reverse digitale per sostenere la filiera dei propri fornitori e ottenere dilazioni di pagamento per creare un flusso di circolante capace di alimentare la propria crescita, come racconta in questa intervista il Dottor Bartoli, presidente della società.

Nata dall’esperienza di Gruppo Finservice, imprenditori e professionisti, messa a fattor comune per creare una società capace di muoversi all’interno dell’intricato mondo dei bonus edilizi introdotti dal governo italiano dopo la pandemia, Gencos 110 è stata costituita nel 2020 partendo fin da subito con un’idea di business e una strategia chiara: creare un ponte tra i committenti interessati a riqualificare le proprie abitazioni, facendo leva sugli incentivi fiscali previsti nel Decreto Rilancio, e le imprese edili di costruzioni. Il suo modello di intervento, denominato RiqualificaOra, consiste nel progettare e investire negli interventi migliorativi del condominio interessato all’adesione, grazie all’expertise della squadra dirigente in campo legale, finanziario ed immobiliare.

Ad oggi la società ha già terminato operazioni immobiliari per oltre 28 milioni di euro, ed ha appalti acquisiti da realizzare per altri 100 milioni di euro.

reverse factoring

Dottor Bartoli, come è nata l’esigenza di rivolgersi a un servizio di reverse come quello offerto da CashMe?

Superati i primi mesi di set-up amministrativo e legale, di selezione dei fornitori e strutturazione dei processi, il business di Gencos 110 è immediatamente decollato con l’acquisizione di importanti commesse di riqualificazione dislocate nelle zone del nord Italia ed in particolare del Lago di Garda. A questo punto era importante trovare i partner finanziari che ci accompagnassero in questo percorso di crescita attraverso il supporto del ciclo finanziario sia lato attivo che lato passivo.

Sul primo fronte, abbiamo stipulato nel corso del 2021 importanti accordi con diversi istituti di credito per ottenere plafond per la cessione pro-soluto dei crediti fiscali Superbonus generati dai lavori edili di riqualificazione energetica e sismica che beneficiano delle agevolazioni del “Decreto Rilancio”.
Sul fronte passivo invece è stata trovata un’importante soluzione grazie ad una società del gruppo, CashMe SpA, che tramite la piattaforma digitale proprietaria ha offerto una linea di Reverse Digitale di 9 milioni di euro da poter destinare ai nostri fornitori.

Quali sono stati i vantaggi per Gencos 110 e per i vostri fornitori, ottenuti dal reverse factoring?

I nostri fornitori, aderendo alla piattaforma di reverse digitale, hanno potuto incassare nel giro di pochi giorni le fatture emesse nei nostri confronti attraverso una cessione pro soluto, mentre noi abbiamo ottenuto maggiori dilazioni di pagamento, fino a 120gg, beneficiando così di un flusso di circolante efficiente che ci ha permesso di continuare a crescere e avviare nuove commesse.

Qual è stata la risposta dei vostri fornitori alla notizia dell’adozione del servizio di reverse?

I nostri fornitori hanno accolto molto favorevolmente questa possibilità: cedendo le fatture in pro-soluto, tramite la piattaforma CashMe, hanno non solo ottenuto liquidità immediata ma anche migliorato il proprio bilancio d’esercizio, il tutto con un servizio altamente flessibile che non è soggetto alle dinamiche del circuito bancario tradizionale.

Il volume di cessioni e il numero di fornitori attivati in piattaforma è continuato a crescere per tutto il 2021 e tutt’ora sta crescendo. I nostri fornitori sono stati in grado di cedere fatture di importo unitario anche molto elevato, cosa che sarebbe stata preclusa tramite il sistema bancario tradizionale creando un possibile blocco finanziario a queste imprese.

reverse factoring
Nell’immagine, un esempio di quattro cantieri realizzati sul lago di Garda a opera di Gencos 110.

Quali sono stati gli aspetti del servizio di reverse che avete apprezzato maggiormente?

Sicuramente la velocità di risposta di CashMe e l’alta flessibilità del sistema sono stati fondamentali sia per noi che per i nostri fornitori. Questi ultimi sono stati accompagnati in tutto il processo da un consulente CashMe e non hanno incontrato nessuna difficoltà ad utilizzare la piattaforma. Non da ultimo, la trasparenza dei costi applicati sulle operazioni di cessione è stata molto apprezzata.

Infine, non dimentichiamo, che Gencos110, anche se partecipata da un gruppo importante come Gruppo Finservice, è una società che non ha storicità e depositerà nelle prossime settimane il primo bilancio: il plafond inziale che abbiamo ottenuto tramite CashMe sarebbe stato di conseguenza impensabile tramite il canale bancario tradizionale.

Non sei ancora cliente CashMe?

Il nostro rapporto con CashMe continua all’insegna della fiducia e della collaborazione reciproca. Dopo quasi due anni di attività sulla piattaforma e di intenso scambio con il management team siamo riusciti a dare un taglio ancora più efficiente e personalizzato al servizio di invoice trading, su misura per le nostre necessità”. Con queste parole Cristina Boscolo, membro del CdA di Albis International, conferma la decisione dell’azienda piemontese specializzata nella produzione di tessuto non-tessuto in ambito sanitario di continuare a servirsi della piattaforma di CashMe, dopo i primi mesi di intensa collaborazione.

Dottoressa Boscolo, quali sono state le novità più importanti del 2021 per Albis International?

Come azienda specializzata nella produzione di tessuto non-tessuto a uso igienico e sanitario abbiamo vissuto un periodo di lavoro molto intenso, senza soluzione di continuità, caratterizzato da una serie di investimenti volti ad aumentare qualità e quantità dello sforzo produttivo da qui ai prossimi mesi.

Un dettaglio degli impianti di Albis International, azienda specializzata nella produzione di tessuto non-tessuto in ambito sanitario e cliente CashMe.

Quali aspetti di CashMe vi hanno convinto a proseguire nella collaborazione con noi?

La flessibilità del servizio, innanzitutto, che abbiamo costruito insieme al vostro team dopo i primi mesi di “rodaggio” reciproco: in questo modo siamo riusciti ad arrivare a un processo di cessione dei crediti commerciali sempre più efficiente, snellendo alcune procedure e aumentando progressivamente i volumi di liquidità accessibili tramite la cessione pro-soluto delle fatture.

Quali sono, secondo lei, le differenze rispetto a un servizio analogo offerto da altri fornitori?

Sicuramente il fatto di poter contare su un rapporto diretto, immediato, con il management team di CashMe ci ha consentito di ridurre al minimo i tempi di cessione e di arrivare a una collaborazione ottimale per entrambi. Nulla di più lontano, in questo senso, dalle difficoltà e dalle modalità talvolta “farraginose” di comunicazione che spesso ho riscontrato con gli istituti di credito tradizionali.

In che misura CashMe vi ha aiutato a superare la difficile situazione economica attuale?

Come Albis International non abbiamo mai smesso di lavorare in questo periodo, anche se le previsioni riguardanti la crescita del costo degli approvvigionamenti energetici nel breve termine ci invitano alla prudenza: anche in questo caso, sono sicura che potremo contare su CashMe per far fronte ai picchi di produttività e di fabbisogno di liquidità con la stessa flessibilità e velocità dimostrata finora.

Non sei ancora cliente CashMe?

Dal 1967 a oggi l’azienda Bosio Family è andata incontro a innumerevoli cambiamenti ed evoluzioni, soprattutto da quando Luca Bosio – terza generazione di questa famiglia di produttori di Santo Stefano Belbo, in provincia di Cuneo – ha iniziato a dedicarsi interamente a quest’ultima, portando con sé la consapevolezza di avere tra le mani un’impresa di enorme potenziale. Da qui al successo in USA e Asia attraverso nuovi prodotti come il cocktail “Tropical Moscato” all’espansione in Italia con l’acquisto della cantina Bel Colle di Verduno, nell’area del Barolo, il passo è stato breve. Ad oggi, Bosio Family Estates è un marchio riconosciuto nel settore e un’azienda di successo che impiega circa trenta persone, con grandi riconoscimenti da parte dei migliori recensori del mondo del vino.

Massimo Lorenzo Destefanis, responsabile amministrativo e finanziario di Bosio Family Estates

Cliente di CashMe dal 2021, Bosio Family Estates è andata incontro a un momento di forte rinnovamento degli impianti per le rinnovate necessità produttive (e per proteggere e preservare la qualità del prodotto). “La nostra – commenta Massimo Lorenzo Destefanis, responsabile amministrativo e finanziario – è una continua ricerca di qualità e territorialità. Puntiamo molto sul dare un senso di territorialità e precisione stilistica, soprattutto nei nostri vini Cru di Monvigliero e Pajoré, oltre a educare il consumatore finale a riconoscere gli aspetti e le caratteristiche dei nostri vitigni e vigneti. La passione per il territorio accresce il nostro senso di responsabilità e conservazione, e per questo da due anni l’azienda si è impegnata nella produzione di vini biologici che hanno come obiettivo la sostenibilità e la maggior tutela della salute del consumatore”.

Dottor Destefanis, come siete venuti a conoscenza di CashMe?

Un consulente di Gruppo Finservice ha portato alla nostra attenzione la disponibilità del servizio di invoice trading online di CashMe Spa, società del Gruppo, per ottenere disponibilità di liquidità monetaria tramite la cessione dei crediti pro-soluto, al fine di far fronte ai nuovi investimenti di Bosio Family Estates, utili nell’ottica di un ulteriore incremento della produzione.

Luca Bosio, terza generazione della famiglia di produttori di Santo Stefano Belbo

Quali sono i vantaggi di CashMe per un’azienda come Bosio Family Estates?

Da sempre la Bosio Family Estates è conosciuta come altamente affidabile. Disponendo di più liquidità, l’azienda ha potuto pagare i fornitori in anticipo, ottenendo in questo modo sconti maggiori e ricevendo in tempi ridotti la merce necessaria, così da poter essere sul mercato prima della concorrenza.

Che cosa si potrebbe fare per aumentare la diffusione dell’invoice trading?

Meeting, scambi e riunioni tra aziende, anche provenienti da settori diversi. Più pubblicità, anche, per far conoscere un prodotto utile all’integrazione monetaria aziendale.

Non sei ancora cliente CashMe?

Il luogo è Roasio, una piccola e gradevole cittadina in provincia di Vercelli, in Piemonte. L’azienda è Albis International, esempio di quella piccola e media industria italiana che non ha mai smesso di innovare e di crescere in oltre vent’anni di attività, specializzandosi nella produzione di tessuto non-tessuto ad uso igienico e sanitario (in particolare pannolini per bambini e adulti), pur mantenendo una forte impronta familiare. La persona è Cristina Boscolo, membro della famiglia e del consiglio di amministrazione, punto di contatto tra Cashme e Albis International, un cliente per noi importante e che ha continuato a servirsi della nostra piattaforma di invoice trading anche nel momento più duro del lockdown.

Dottoressa Boscolo, come è venuta a conoscenza di CashMe?

Premetto che non avevo mai sentito parlare dell’invoice trading prima di entrare in contatto con la vostra realtà. Ho scoperto CashMe, infatti, solo grazie ai consulenti del Gruppo Finservice (di cui CashMe fa parte dal 2019, N.d.R.) i quali – dopo aver analizzato attentamente le nostre esigenze – mi hanno messo in contatto diretto con Stefano Sainati.

Qual è il punto di forza dell’invoice trading rispetto ad altre soluzioni simili sul mercato?

Penso che si tratti di uno strumento estremamente flessibile, non vincolante, che consente di sviluppare soluzioni “su misura” per un’impresa come la nostra che ha clienti sia locali, sia multinazionali. Inoltre, trovo che sia molto importante il fatto che la cessione dei crediti sulla piattaforma avvenga solo nei confronti di operatori finanziari qualificati, anziché operatori industriali.

Quali sono stati gli effetti del lockdown sulla vostra azienda, e in che modo CashMe vi ha permesso di superare il momento più difficile?

Noi non abbiamo mai smesso di lavorare, per fortuna, e grazie a CashMe abbiamo potuto far fronte a tutte le necessità di cassa senza alcuna soluzione di continuità, come se si trattasse di un periodo di lavoro del tutto “normale” per fare business. Un risultato raggiunto, come dicevo, grazie alla flessibilità dello strumento e al dialogo continuo con Stefano Sainati e il resto del team: un canale diretto che non è mai venuto meno, soprattutto durante le prime settimane di lockdown.

Quali sono, secondo lei, gli aspetti che potrebbero essere ulteriormente migliorati?

Rispetto a un anticipo fatture bancario il costo del servizio è di poco più alto, ma non va assolutamente dimenticato il fatto che con l’invoice trading è possibile cedere solo una parte dei crediti anziché tutto il cliente, come avviene nell’operazione tradizionale factoring, pur trattandosi di una cessione prosoluto. il costo è, quindi, a mio parere più che giustificato dalla flessibilità dello strumento e dalla possibilità di operare anche in momenti dove le banche assumono solitamente un atteggiamento meno collaborativo nei confronti del cliente, come abbiamo visto durante il periodo appena trascorso.

Non sei ancora cliente CashMe?

Rodengo Saiano, Brescia. È qui che, lungo la strada che dal capoluogo lombardo raggiunge il Lago d’Iseo, ha sede dal 2006 la M.E.M. (Montaggi Elettrici e Meccanici) SRL, co-fondata da Maurizio Montini e attiva in tutto il mondo nell’installazione e manutenzione di impianti elettrici, meccanici e idraulici.

Esempio di eccellenza italiana nata grazie allo spirito d’iniziativa di professionalità collaudate e attive nel settore da decenni, M.E.M. SRL ha un fatturato di 5 milioni di euro ed è cliente CashMe da un anno per la cessione di crediti commerciali pendenti verso investitori istituzionali tramite la formula pro-soluto.

Sig. Montini, in quali settori opera M.E.M. Srl?

Impiantistica industriale, elettrica, alimentare, metallurgica e di prodotti chimici e petroliferi. Ci occupiamo dell’installazione, manutenzione e controllo dei macchinari. L’azienda, nata nel 2006, vanta oggi una rete di oltre ottanta tra impiegati e collaboratori, che si spostano a seconda delle esigenze dei nostri clienti.

Quali sono i vostri principali clienti?

Lavoriamo per lo più con clienti italiani, attivi in tutto il mondo: Alfa Acciai Spa, Alges Srl, Cometal Engineering Spa, Evolut Spa, FBG Srl , Harsco Environmetal Srl, IMG Srl, Innospec Performance Chemicals Italia s.r.l., Metra Spa, Remazel Spa, SMS Group S.p.A, Timken Italia Srl, Tiesse Robot Spa, Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A. e altri. Con quest’ultimo, in particolare, stiamo pianificando la realizzazione di un grande impianto di estrusione a Phoenix, in Arizona (USA).

Qual è il suo ruolo in azienda?

Il mio percorso professionale nel settore è stato quello di dipendente, fino al 2005, con ruoli di operaio, caposquadra, capocantiere, responsabile del personale. Nel 2006, insieme ad altri cinque tra amici e colleghi si è presentata l’opportunità di creare M.E.M. Srl, di cui sono ancora oggi l’amministratore unico, mentre gli altri soci rivestono ruoli operativi, ciascuno nel proprio settore di competenza.

MEM Srl, la sede dell’azienda a Rodengo Saiano (Brescia)

Come è nata la collaborazione con CashMe?

Con CashMe abbiamo iniziato a collaborare verso la fine del 2018, in un momento in cui stavamo cercando un canale di finanziamento alternativo rispetto al credito bancario. Dopo le prime prove, nel corso del 2019 il rapporto di collaborazione si è ulteriormente rafforzato.

Quali sono i vantaggi di CashMe per la vostra azienda?

Siamo rimasti favorevolmente colpiti dalla flessibilità e velocità con cui vengono espletate le pratiche di cessione delle fatture. Ottimo anche il supporto a livello informativo. Dopo aver utilizzato la piattaforma per la cessione di alcune fatture dei nostri clienti storici e consolidati, ora stiamo pensando di allargare il raggio d’azione anche ai crediti commerciali pendenti verso altre società.

Quanto è diffusa la conoscenza di questo strumento di finanza alternativa tra gli imprenditori, secondo lei?

Molto più di quanto lo fosse un anno fa. A inizio 2019 parlare di cessione del credito pro-soluto era ancora visto come un’inutile complicazione. Oggi sta crescendo la conoscenza del sistema e dello strumento, anche nell’ottica di riequilibrare i rapporti in essere con le banche: finché queste ultime erano gli unici interlocutori sul mercato del credito l’imprenditore non aveva margine di manovra, ora che esistono soluzioni alternative abbiamo anche noi uno strumento in più di contrattazione.

Non sei ancora cliente CashMe?

 

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