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Fintech

Fintech o banche? Le startup di lending resistono (meglio) all’aumento dei tassi


I numeri del report di Italia Fintech e le prospettive di finanziamento per le piccole e medie imprese in tempi di rialzo dei tassi e di un credit crunch che non sembra destinato a terminare presto.

Ottobre 9, 2023

Oltre due miliardi di euro di nuovi finanziamenti erogati dalle fintech alle micro, piccole e medie imprese da gennaio a giugno del 2023, pur in un contesto di tassi crescenti e con un credit crunch ufficialmente cominciato. È questo lo scenario tracciato dal report di ItaliaFintech, l’associazione che raccoglie i principali player del settore e che dimostra come le startup specializzate in prestiti alle aziende abbiano ridotto i finanziamenti in misura minore rispetto alla contestuale riduzione operata delle banche.

Le fintech italiane hanno erogato oltre 12 miliardi di euro di finanziamenti dal 2019

Pur in uno scenario di persistente difficoltà generato dall’aumento dei tassi e dal venire meno di molte delle garanzie pubbliche inizialmente previste, quindi, le fintech italiane non sono venute meno al loro ruolo di strumenti alternativi e complementari al sistema bancario: vuoi per la minore regolamentazione, vuoi per la maggiore disponibilità e velocità di erogazione dei servizi, gli operatori nazionali sono stati in grado di erogare oltre due miliardi di euro di finanziamenti nei primi sei mesi di quest’anno, dopo gli oltre 4,5 miliardi erogati nel 2022 e con una contrazione inferiore rispetto a quella riscontrata nel canale bancario, come riportato dal Corriere della Sera in occasione della pubblicazione del report di Italia Fintech.

Se ad agosto 2023 l’erogato del sistema bancario assistito da garanzie pubbliche ha registrato un decremento del 28%, infatti, l’erogato del fintech anno su anno ha registrato un calo “solo” del 14%, offrendo a molti clienti la possibilità di un atterraggio più “morbido” dopo anni di abbondante liquidità. Il dato appare ancora più rilevante se si pensa, infine, che dal 2019 le startup fintech italiane sono state in grado di erogare più di 12 miliardi di euro nei confronti di più di 30 mila imprese, confermandosi un supporto determinante a fronte del ritirarsi degli istituti maggiori da territori e settori un tempo di loro esclusiva competenza, soprattutto nei confronti delle aziende di dimensioni minori.

Il punto di vista di un operatore di invoice trading online

Dal nostro punto di vista, in qualità di operatori specializzati nell’invoice trading online, i dati di Italia Fintech confermano una tendenza di fondo ormai consolidata da anni: quello del fintech come strumento complementare al settore bancario, capace non tanto di sostituirsi in toto agli istituti di credito tradizionali quanto di fornire agli imprenditori maggiori opzioni disponibili per finanziarie il capitale circolante della propria azienda, contenere l’indebitamento e azzerare il rischio di dipendere interamente da un’unica fonte di finanziamento. Soprattutto, in tempi in cui il credito non è più a buon mercato.



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