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Finanziamenti alle PMI: cosa pensano gli imprenditori della finanza alternativa
Secondo una ricerca Amicus Finance il mercato della finanza alternativa per le Piccole e Media Imprese in UK è raddoppiato nell’ultimo anno. Al secondo posto le piattaforme di invoice finance. Ecco quali sono le previsioni degli imprenditori.
Il contributo delle piattaforme di finanza alternativa nel finanziamento alle PMI continua a crescere a cifra doppia. Secondo l’ultima ricerca pubblicata da Amicus Finance tra il 2014 e il 2015 il valore del settore della finanza alternativa nel Regno Unito è quasi raddoppiato, passando da 1,74 miliardi a 3,2 miliardi di sterline, servendo un totale di oltre 20.000 imprese.
Il confronto con la situazione inglese è utile a comprendere le possibili evoluzioni del contesto italiano: anche nel Regno Unito, come in Italia, il sostegno accordato dalle banche alle piccole e medie imprese è andato calando nel corso degli ultimi anni di crisi.
Secondo una ricerca di Funding Options solo il 36% delle PMI inglesi che hanno richiesto un prestito bancario negli ultimi due anni ha ricevuto una somma corrispondente al totale di quanto richiesto, contro l’82% di quanti hanno fatto ricorso a una o più piattaforme di finanza alternativa.
Il 32% delle PMI del Regno Unito ha fatto ricorso all’invoice financing nell’ultimo anno
La metà degli imprenditori di PMI ha già provato soluzioni di finanza alternativa
La ricerca di Amicus Finance è stata realizzata su oltre 400 imprenditori di Piccole e Medie Imprese nazionali. Oltre il 50% di questi ultimi ha dichiarato di aver utilizzato, o di aver contemplato l’utilizzo di almeno uno strumento di finanziamento alternativo al canale bancario e tradizionale nel corso dell’ultimo anno. Un dato in netta crescita rispetto al 42% dell’anno scorso.
Tra le opzioni di finanza alternativa a disposizione delle PMI la più utilizzata rimane il prestito tra pari (47% del totale) seguita dall’invoice financing al 32%, che consente alle imprese di monetizzare subito i propri crediti commerciali senza dover ricorrere all’anticipo fatture da parte della banca.
Il 53% dei piccoli e medi imprenditori locali considera inoltre che la domanda di servizi finanziari alternativi farà sicuramente registrare un’ulteriore crescita nei prossimi due anni nell’ordine del 28% (solo il 6% sono di opinione contraria).
“La domanda di piattaforme di finanza alternativa è destinata a crescere nei prossimi anni – ha commentato John Jenkins, CEO di Amicus - grazie all’impegno profuso dai principali player di questo settore nell’offrire agli imprenditori nuovi strumenti di finanziamento della loro impresa”.
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