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Fintech

Supply Chain Finance: quali sono le soluzioni che crescono di più


Dal factoring all'anticipo fatture, dall'invoice trading al reverse factoring, ecco quali sono i settori della supply chain finance che crescono di più secondo l'Osservatorio annuale del Politecnico di Milano.

Marzo 10, 2022

Dai 457 ai 495 miliardi di euro: è la stima del valore potenziale del mercato dei crediti commerciali raggiunto nel corso del 2021 secondo gli esperti dell'Osservatorio Supply Chain Finance del Politecnico di Milano, in crescita rispetto ai 424 miliardi di euro raggiunti a fine dicembre 2020 e con importanti variazioni a seconda delle singole soluzioni impiegate dalle imprese per finanziare il proprio capitale circolante.

Il passaggio di consegne al vertice tra factoring e anticipo fatture bancario

I numeri, presentati in occasione dell'incontro annuale dell'Osservatorio svoltosi l'8 marzo 2022, raccontano di un settore in rapida trasformazione: già nel 2020, infatti, il mercato potenziale della supply chain finance italiano aveva assistito al passaggio di consegne al vertice tra servizi di factoring (55 miliardi di valore complessivo transato, in calo del 6% anno su anno) e servizi di di anticipo fatture bancario, in calo del 34% anno su anno e fermi a quota 43 miliardi di euro complessivi.

La crescita del dynamic disconting, dell’invoice trading, l’assestamento del reverse factoring

Già alla fine del 2020 era apparso chiaro che, accanto ai due "pesi massimi" del sistema, andavano crescendo rapidamente le soluzioni alternative rispetto al factoring e all'anticipo fatture bancario: dal dynamic discounting in crescita del 400% anno su anno (seppur a quota di "soli" 100 milioni di euro di volumi transati), all'invoice trading in crescita del 23% - per complessivi 300 milioni di euro di crediti commerciali ceduti dalle aziende in cambio di liquidità su piattaforme come CashMe - a fronte del sensibile calo del 4% soluzioni come il reverse factoring verso quota 6,4 miliardi di euro.

Tendenze confermate da un anno all’altro in attesa che anche l’ultimo bilancio venga depositato

Numeri e tendenze che sembrano essere confermate anche per il 2021 (in attesa che tutte le aziende monitorate dall'Osservatorio abbiano depositato i propri bilanci): secondo quanto dichiarato da Federico Caniato, direttore dell'Osservatorio sulla Supply Chain Finance, il valore di mercato dei crediti commerciali ceduti tramite l'anticipo fatture bancario sembra essere rimasto stabile a quota 43 miliardi di euro, a fronte di una crescita del 5% del factoring (verso quota 57 miliardi), reverse factoring (+14%, per complessivi 7,2 miliardi), invoice trading (+7%), confirming (+58%), dynamic disconting (+200%), ancora sotto il miliardo. Oltre trecento miliardi di euro la quota di mercato non ancora servita da alcun operatore.

La crescente importanza della sostenibilità nell’accesso ai servizi di supply chain finance

I dati, tuttavia, raccontano solo una parte del cambiamento in atto nel settore: tra tutti quelli affrontati nel corso della conferenza, quello più importante secondo noi è quello relativo all'introduzione dei criteri ESG nella valutazione e selezione delle aziende eleggibili per le diverse soluzioni di supply chain finance. In particolare, è emerso chiaramente come la sostenibilità delle imprese dal punto di vista ambientale, sociale e di governance sia ormai diventata una variabile determinante nel premiare le aziende più virtuose facilitando la cessione dei loro crediti commerciali: tendenza che, ci auguriamo, possa emergere sempre più nettamente anche a livello di numeri e, soprattutto, di consapevolezza dell’intero mondo produttivo.

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