Fintech , Reverse factoring
Fintech: il 2021 mette il turbo agli investimenti nel settore
I dati dei primi sei mesi di investimenti globali nel settore fintech secondo quanto elaborato dagli analisti di KPMG, e l’importanza delle partnership tra startup e aziende tradizionali per favorire l’accesso di imprese e consumatori a servizi finanziari innovativi e complementari al sistema finanziario “tradizionale”.
Settembre 7, 2021
Diversità o, meglio, “diversificazione”: questa è la parola chiave che descrive l’andamento degli investimenti nel settore fintech secondo gli analisti di KPMG, che hanno pubblicato di recente un report relativo alla prima metà dell’anno in corso evidenziando in particolar modo la crescita del volume di affari in tutti i settori e sottosettori attualmente tracciati, dal wealthtech al regtech.
Circa 100 miliardi di dollari investiti nei primi sei mesi del 2021, rispetto ai 121 miliardi raggiunti nel 2020
Secondo i dati elaborati da KPMG sarebbero oltre 98 miliardi i dollari investiti nel settore fintech nei primi sei mesi del 2021, per un totale di quasi 2.500 deal, rispetto ai 121 miliardi e 3.500 deal raggiunti nel corso del 2020. In crescita le operazioni di merger and acquisition, passate dalle 74 miliardi e 500 operazioni del 2020 ai 40 miliardi e 353 operazioni raggiunte nei primi sei mesi successivi.
Crescita dell’interesse nei confronti delle criptovalute, incremento delle attività di fusioni e acquisizioni, diffusione delle SPAC e centralità degli aspetti relativi alla sicurezza informatica sono alcuni dei punti fermi che emergono dalle conclusioni del report, secondo la lettura che di quest’ultimo ha dato AdnKronos, insieme alla rinnovata importanza delle partnership tra fintech e aziende “tradizionali”.
L’importanza delle partnership tra fintech e aziende per favorire l’accesso a servizi finanziari complementari: l’esempio di CashMe e Gruppo Finservice
In particolare, quest’ultimo aspetto è molto importante per noi di CashMe, in quanto rappresenta una conferma ulteriore della validità della nostra scelta di entrare a far parte del Gruppo Finservice, incrementando le possibilità di accesso da parte di una platea nazionale di clienti a una serie di servizi finanziari innovativi (invoice trading, reverse factoring) rispetto a servizi e strumenti già presenti sul mercato.
Una possibilità che la sempre più stretta collaborazione tra Finservice e CashMe rende oggi possibile, in un contesto in cui alla crescita globale degli investimenti nel settore corrisponde una crescita più lenta della diffusione degli strumenti e dell’alfabetizzazione di imprese e consumatori, penalizzati da una narrativa mediatica che ancora oggi tende a descrivere il fintech come uno strumento “alternativo” anziché complementare al sistema finanziario tradizionale, il cui ruolo rimane tuttora fondamentale.
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