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Cessione del credito

Factoring: crescono i volumi, la qualità dei portafogli resta alta


Prosegue la crescita della cessione dei crediti commerciali attraverso servizi di factoring in Italia: gli ultimi dati parlano di una crescita del 22% del settore secondo le rilevazioni di Assifact.

Gennaio 16, 2023

Le incertezze economiche, le dilatazioni nei tempi di pagamento, la necessità di non indebitarsi oltre misura con le banche e il livello di maturazione tecnologica raggiunto nel frattempo dal settore: queste potrebbero essere, a vario titolo, le motivazioni dietro alle straordinarie performance fatte registrare dal factoring nel corso dell'ultimo anno di attività nel nostro Paese.

Il factoring punta a crescere anche nel 2023, seppur a ritmi più contenuti

Secondo le puntuali rilevazioni dell'associazione di settore, Assifact, nei primi dieci mesi del 2022 il volume del factoring ha raggiunto quota 229 miliardi di euro, in crescita del 17% anno su anno. Un aumento che dovrebbe proseguire anche nel corso del 2023 seppur a un ritmo minore, stimato dai responsabili della ricerca intorno al 4%.

Tra le note positive il fatto che il factoring si confermi essere uno strumento molto utile soprattutto alle piccole e medie imprese, cuore pulsante dell'economia italiana: secondo la ricerca di Assifact le PMI costituiscono ancora oggi il 64% dei soggetti cedenti in un'operazione di di factoring, con sofferenze stimate entro la soglia dell'1,96% del totale.

La maturazione raggiunta dal settore imprenditoriale italiano nei rapporti con le banche

Da notare, infine, l'accento posto dall'associazione Assifact sulla profonda trasformazione tecnologica in atto nel settore: una trasformazione da tempo fatta propria anche da altre tipologie di operatori, come CashMe, attive nei settori complementari dell'invoice trading, dove l'utilizzo di piattaforme online per la cessione dei crediti commerciali è da tempo la norma e dove i volumi intermediati potrebbero crescere in misura significativa nel corso del 2023 come rilevato dal Politecnico di Milano.

Crescita dei volumi, qualità del portafoglio, focus sulle PMI: questi tre elementi confermati anno su anno dagli specialisti del factoring sono spia di un tessuto imprenditoriale probabilmente più maturo e consapevole di quanto venga comunemente raccontato, segno di imprese e imprenditori capaci di affrancarsi da un rapporto troppo stretto - quando non di vera e propria dipendenza - con le banche, per finanziare il proprio capitale circolante attraverso canali diversi e funzionali a sostenere la solvibilità finanziaria e la sostenibilità di lungo periodo della propria impresa.