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Fintech

Finanza alternativa: i dati sull’invoice trading online e sui clienti del settore


I dati contenuti nel quinto report sulla finanza alternativa del Politecnico di Milano fotografano una situazione stabile per l’invoice trading online, con ulteriori novità previste nei prossimi mesi e un interessante spaccato dei clienti che si rivolgono a servizi come quello fornito da Cashme.

Dicembre 14, 2022

Oltre 4,6 miliardi di euro mobilitati nel corso del 2021 da parte del settore della finanza alternativa italiana a sostegno delle PMI del nostro Paese, in netta crescita rispetto ai 3,2 miliardi di euro raggiunti nel corso del 2020. La tendenza, inoltre, non accenna a rallentare, con più di 2,6 miliardi di euro movimentati nei primi sei mesi dell'anno corrente (+32% rispetto allo stesso periodo del 2021).

Bene lending crowdfunding e direct lending, in calo l’equity crowdfdunding tra il 2021 e il 2022

Tutti i dati sono contenuti nel quinto report sulla finanza alternativa per le PMI, appuntamento annuale del Politecnico di Milano presentato in occasione della giornata dalla Finanza Alternativa, o Alt-Finance Day, organizzata da Innexta in collaborazione con la School of Management del Politecnico di Milano, la Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi e la Unioncamere nazionale.

In crescita il lending crowdfuding, arrivato tra luglio 2021 e giugno 2022 a quota 185 milioni di euro (+26% rispetto al periodo precedente), mentre cala l'equity crowdfunding a quota 141 milioni di euro (-10% negli ultimi sei mesi) a causa delle incertezze macroeconomiche di questa ultima fase dell'anno. Oltre 1,2 miliardi di euro i finanziamenti generati dal direct lending, con una crescita tendenziale del 55%, e 836 milioni di euro i finanziamenti mobilitati tramite minibond, anche qui con una crescita significativa secondo la ricerca. Quasi un miliardo e mezzo, infine, proviene dal private equity e dai fondi di venture capital.

Stabile l’invoice trading, in attesa dei dati del secondo semestre 2022

Per quanto riguarda il nostro settore, l'invoice trading, i dati della seconda metà 2021 e del primo semestre 2022 segnano il passo con 688,4 milioni di euro intermediati dalle piattaforme online di cessione delle fatture, anche per l’uscita dal settore di un operatore “storico” come Fifty. Un dato, inoltre, fortemente influenzato dalla stagionalità del business, che porta la maggiore parte delle aziende a concentrare la cessione dei crediti commerciali nella seconda metà dell’anno. Per apprezzare pienamente lo stato di salute dell’invoice trading in Italia nel 2022 non resterà quindi che attendere la prossima ricerca annuale.

Interessante, infine, il quadro del "profilo tipico" delle imprese finanziate dall'invoice trading che emerge dalla ricerca: aziende in uscita da procedure di concordato o che non riescono a ottenere sufficiente supporto dalle banche in seguito a commesse di rilevante dimensione, o che non ottengono risposte in tempi accettabili e decidono per questo motivo di rivolgersi a piattaforme di cessione dei crediti tramite invoice trading online come CashMe.

Tra le ragioni della fidelizzazione dei clienti, inoltre, emerge come la cessione dei crediti a investitori istituzionali qualificati porti il debitore ceduto a prestare maggiore attenzione ai tempi di pagamento: sarà per questo motivo che le tempistiche di pagamento delle fatture B2B in Italia sono calate da 54 a 37 giorni, come si legge nella ricerca? Se non è tutto merito dell’invoice trading, ci piace pensare di aver avuto una parte in questo piccolo ma significativo progresso.