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Cessione del credito

Credito alle imprese: non si ferma il rallentamento dei prestiti bancari


Secondo l'Elaborazione Flash dell'Ufficio Studi di Confartigianato l’erogazione di credito alle aziende ha fatto registrare un nuovo rallentamento, soprattutto per quanto riguarda le micro e piccole imprese.

Giugno 13, 2022


Anche i decimali possono fare la differenza, soprattutto quando si tratta di prestiti alle aziende in crisi di liquidità: è questa la conclusione a cui giunge l'ultima Elaborazione Flash dell'Ufficio Studi di Confartigianato sulle "Tendenze del credito alle imprese nella primavera 2022", secondo cui rispetto a una crescita dell'1,7% dei prestiti al totale delle imprese italiane nel primo trimestre di quest’anno, quelli destinati alle micro e piccole imprese non hanno superato l'1,1% di crescita totale.

Nel primo trimestre del 2022 è salita, così, in maniera diffusa su tutto il territorio nazionale la quota di imprese che hanno segnalato molteplici difficoltà di accesso al credito: il 15,7% delle aziende con più di tre dipendenti ha riscontrato criticità frequenti nella liquidità e nella gestione delle fonti di finanziamento, al punto da rinviare o annullare del tutto i piani di sviluppo per questo primo semestre dell’anno.

Le aziende diversificano le fonti di finanziamento: dall’invoice trading al dynamic discounting

Nel breve periodo, dopo la fine delle ultime misure di sostegno statali, la contrazione dell'accesso al credito potrebbe rivelarsi ancora più accentuata di così: se secondo i dati di Confartigianato la crescita dei prestiti bancari alle piccole imprese aveva toccato la percentuale più alta nell'ultimo trimestre 2020, facendo segnare un +6,8% rispetto al periodo precedente, il rallentamento cominciato nella prima metà del 2021 ha toccato nell'ultimo trimestre il dato peggiore degli ultimi due anni.

In questo contesto, non sorprende che un numero crescente di aziende abbia cominciato da tempo a diversificare le fonti di finanziamento, come sottolineato anche dall'ultima ricerca dell'Osservatorio Supply Chain & Finance del Politecnico di Milano e dalle stesse testimonianze dei nostri clienti: piattaforme di Reverse Factoring, Invoice Trading, Confirming e Dynamic Discounting hanno raggiunto un totale di oltre 9 miliardi di euro di liquidità totale raccolta e incanalata a vantaggio di aziende di tutte le dimensioni.

La crescita media di queste soluzioni di finanziamento, infatti, ha raggiunto nel corso degli ultimi dodici mesi percentuali in doppia cifra: rispetto al +5% del factoring, al +1% dei prestiti bancari e allo 0% dell’anticipo fatture, il +69% di crescita media degli strumenti di finanziamento alternativi contrasta con i ben più scarni decimali di crescita dei finanziamenti “tradizionali”, a tutto vantaggio degli imprenditori che hanno scelto di esplorare strade nuove senza attendere il ritorno di tempi migliori.