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Passaggio generazionale: un’occasione importante per ridare slancio all’economia reale


Il passaggio generazionale delle ricchezze accumulate dalle generazioni precedenti, previsto nei prossimi anni, è un’occasione rilevante per indirizzare una parte dei capitali in gioco verso l’economia reale e le piccole e medie imprese, facendo leva sulle nuove sensibilità delle giovani generazioni e le nuove opportunità offerte dalla tecnologia.

Ottobre 16, 2024

Il valore della posta in gioco, mai come in questo caso, è altissimo: secondo lo studio internazionale Knight Frank nei prossimi quindici anni è previsto un travaso ereditario generazionale complessivo del valore di duemila miliardi nel nostro Paese, quasi due terzi del nostro debito pubblico, su un totale globale stimato di quasi 90 mila miliardi di dollari.

Un passaggio di patrimoni che, tuttavia, rappresenta anche un vero e proprio passaggio di testimone tra un modo di gestire le ricchezze e gli investimenti, verso una nuova generazione che segue codici, comportamenti e culture in gran parte diverse rispetto al passato.

Come sottolineato anche da Ferruccio de Bortoli nel suo editoriale sul Corriere Economia, la transizione che ci apprestiamo ad affrontare è anche una transizione di genere, da imprenditori prevalentemente di sesso maschile a figli, mogli, nipoti ed eredi donne.

È anche una transizione culturale: la generazione dei Millennials, che si candida al trofeo di “più ricca della storia”  ha maturato nel corso degli ultimi anni una crescente consapevolezza in merito all’importanza della sostenibilità, non solo ambientale ma anche sociale, delle imprese e dei settori in cui è chiamata a investire i patrimoni ereditati.

Un passaggio di ricchezza storico, a suo modo, che potrebbe avere un impatto positivo nei confronti dell’economia reale, a condizione di creare le condizioni affinché questo enorme travaso di liquidità (o “liquidy Event”, per usare la terminologia tecnica) possa raggiungere almeno in parte le piccole e medie imprese, che da sempre rappresentano l’ossatura del nostro sistema produttivo, anche attraverso nuovi strumenti di finanza alternativa.

In particolare, la crescita di strumenti di “alternative supply chain finance” oggi offre agli investitori la possibilità di sostenere direttamente l’economia reale e le piccole e medie imprese attraverso l’aiuto della tecnologia, riducendo l’impatto ambientale dei processi, aumentando la capacità di penetrazione dei servizi anche in aree remote del Paese e offrendo condizioni di finanziamento più vantaggiose rispetto a quelle degli attori tradizionali.

Un cambiamento culturale, anche questo, che sembra venire incontro al bisogno delle nuove generazioni di valorizzare la propria ricchezza in maniera diversa rispetto al passato, servendosi dei nuovi strumenti tecnologici e generando un impatto profondo e duraturo nelle imprese, nella società, nell’economia: un impatto proprio su quel tessuto produttivo da cui in molti casi ha avuto origine il successo delle loro famiglie, e che ha ancora tanto da offrire in termini di valore.