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Fintech

Fintech in Italia: i clienti sono pronti, gli investitori non ancora


Secondo i dati dell'Osservatorio Fintech & Insurtech della School of Management del Politecnico di Milano gli investimenti in startup fintech sono concentrati in pochi attori, malgrado la crescita dei ricavi e la crescente predisposizione dei clienti ai nuovi servizi finanziari digitali.

Dicembre 21, 2022

Poco più di 30 aziende su un totale di 630 mappate: è questo il numero di startup e scaleup fintech e insurtech che hanno raccolto il 90% del totale degli investimenti disponibili nel settore, secondo l'ultimo Osservatorio Fintech & Insurtech della School of Management del Politecnico di Milano. Su un totale di 900 milioni di euro di funding (un dato leggermente diverso rispetto a quanto emerso in altre ricerche) oltre 800 milioni di euro sono stati infatti destinati a poco più di 30 startup e scaleup complessive

Il dato è tanto più sorprendente quanto più esso viene confrontato con altri numeri che dimostrano uno stato di salute in crescita anno su anno del settore: circa 30 nuove startup sono state costituite solo negli ultimi 12 mesi, mentre i ricavi mediani per startup e scaleup previsti entro la fine del 2022 potrebbero raddoppiare quelli del 2021, anche se non si generano ancora stabilmente EBITDA e flussi di cassa positivi.

Se gli investitori sembrano ancora restii a sostenere la crescita del settore fintech, la stessa cosa non avviene per i clienti finali: a fronte della chiusura di un numero crescente di filiali, la percentuale di consumatori disposti a utilizzare solo strumenti digitali e quella che già oggi non fruisce di alcun servizio in filiale supera il 55%, segno di una crescente predisposizione - + 6% anno su anno - all'utilizzo di servizi disintermediati che banche e fintech sono oggi in grado di offrire in maniera complementare.

Interessante, in questo contesto, sapere che l'online non è più un canale destinato solo all'erogazione di servizi "semplici" e tra loro separati: sempre più clienti optano per un'offerta bancaria interamente digitale, con una percentuale che raddoppia nel caso dei più giovani. Un dato relativo al mercato retail, ma che contribuisce a rafforzare a diffondere nuove abitudini di utilizzo dei servizi finanziari anche al di fuori della sfera privata, con imprenditori, CFO e manager sempre più disposti e abituati a servirsi di servizi finanziari digitali e fintech anche nel contesto della propria attività professionale.