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Fintech

Fintech e banche: che cosa dicono i clienti


I dati dell’ultimo World Retail Banking Report di Capgemini ed Efma sono un’ottima base di partenza per monitorare l’evoluzione del rapporto tra clienti, banche e nuovi operatori di servizi fintech.

Maggio 17, 2022

Un cliente su due non ritiene né "gratificante", né "coinvolgente" né "divertente" la relazione con il proprio fornitore di servizi: percentuale che farebbero notizia in qualsiasi settore, ma che nel mondo bancario è ormai diventata la norma da alcuni anni a questa parte, complice la crescita in tutto il mondo di alternative tecnologiche ad alto valore aggiunto e sempre più competitive.

I numeri del World Retail Banking Report di Capgemini ed Efma

Sono i numeri che emergono dal nuovo "World Retail Banking Report 2022" condotto da Capgemini ed Efma a partire da due indagini che hanno coinvolto oltre 8.000 tra clienti e dirigenti bancari e che dimostrano, se mai ce ne fosse ancora bisogno, come la percentuale di clienti insoddisfatti (50%) coincida sempre più con la percentuale di clienti bancari interessati all'offerta di servizi fintech.

Facilità, velocità, risparmio dei costi sono infatti i vantaggi che il 75% dei clienti “insoddisfatti” dai servizi tradizionali apprezzano maggiormente nelle aziende innovative. Secondo i risultati del report, le fintech sarebbero avvantaggiate dall’utilizzo avanzato dei dati e dai maggiori margini di manovra concessi dai regolatori per stimolare la concorrenza nell'ambito del mercato dei servizi finanziari.

Anche nel mondo del supply chain finance i servizi tradizionali segnano il passo

In questo contesto, appare tanto più evidente la differenza tra offerta di servizi tradizionali e servizi innovativi quanto più ci si allontana dall'ambito dei servizi bancari rivolti ai risparmiatori e ci si avvicina a quello dei servizi rivolti alle imprese: nel caso del supply chain finance, ad esempio, gli ultimi dati dimostrano il definitivo rallentamento dell'anticipo fatture bancario rispetto alla crescita costante dei servizi fintech quali l'invoice trading, il dynamic discounting e il confirming.

Se è ancora presto anticipare quali saranno le future quote di mercato tra banche e fintech, è importante fin da subito notare come i fornitori di servizi di maggior successo si siano da tempo collocati in una nicchia del mercato in costante espansione: quella di chi non si pone come "alternativa" tout court alle banche, quanto di fornitore di servizi complementari - e innovativi - rispetto a quelli bancari, per rispondere alle esigenze di PMI e imprese. Esigenze che comprendono, ovviamente, anche il fatto di ricevere un servizio gratificante, coinvolgente e, perché no, divertente grazie alla facilità dell'esecuzione.