Cessione del credito
Imprese e ritardo nei pagamenti: l’impatto della guerra secondo Cribis
I dati dell’ultimo Studio Pagamenti di Cribis sui ritardi dei tempi di pagamento delle imprese italiane, confrontati con il resto d’Europa, e i settori maggiormente colpiti dalla pandemia e dalla guerra in corso. Bar e ristoranti, servizi di ospitalità, GDO, ma anche agricoltura e allevamento, commercio al dettaglio, servizi per le persone e costruzioni: sono […]
I dati dell'ultimo Studio Pagamenti di Cribis sui ritardi dei tempi di pagamento delle imprese italiane, confrontati con il resto d'Europa, e i settori maggiormente colpiti dalla pandemia e dalla guerra in corso.
Bar e ristoranti, servizi di ospitalità, GDO, ma anche agricoltura e allevamento, commercio al dettaglio, servizi per le persone e costruzioni: sono questi i settori che nel corso dell'ultimo trimestre del 2021 hanno registrato la maggior percentuale di ritardi nei tempi di pagamento delle fatture secondo l'ultimo Studio Cribis sull’argomento.
I ritardi nei pagamenti provocati dal lockdown e dalla guerra russo-ucraina
Nel dettaglio, tra l'ultimo trimestre 2021 e l'ultimo trimestre 2019 (poco prima dello scoppio della pandemia) sono aumentati i tempi di pagamento dei servizi di ospitalità, ristoranti e bar, duramente impattati dalle misure di lockdown, mentre a essere fortemente penalizzati dalla guerra russo-ucraina sono stati finora il settore dei trasporti, l'industria metallurgica e l'agricoltura.
A livello generale, nel corso del 2021 meno di quattro fatture su dieci (il 38,5%) sono state saldate in Italia entro la loro naturale scadenza: un dato che posiziona il nostro Paese al 18° posto in Europa nella classifica dei tempi di pagamento delle aziende. Un'impresa su dieci, in media, paga ben oltre i 30 giorni, seppur in leggero miglioramento rispetto al 2020.
“In Italia c’è un’aspettativa di essere pagati alla scadenza che è di quattro volte su dieci – ha sottolineato l’amministratore delegato di Cribis, Marco Preti, durante l’evento di presentazione della ricerca – in Germania questa è di sette volte su dieci. Significa che le imprese tedesche non devono dotarsi di un’organizzazione per occuparsi dei pagamenti, e possono quindi essere più competitive”.
Le imprese del Nord Italia che ritardano i pagamenti sono la metà di quelle del Sud del Paese
A livello regionale, Nord Est e Nord Ovest si confermano i territori più virtuosi, con una percentuale di pagamenti oltre i 30 giorni dimezzata rispetto al Sud e alle Isole. Il sistema Paese, nel suo complesso, resta lontano dalla media di Paesi europei più puntuali come Germania, Svezia e Svizzera, e in termini di performance si colloca al di sopra di pochi Paesi quali Romania, Portogallo, Bulgaria, Serbia e Grecia.
Le previsioni contenute nello Studio Pagamenti 2022 di Cribis non sono delle migliori, né delle più ottimistiche: accanto a un aumento del fatturato aziendale, impattato positivamente dalla crescita dell'inflazione, è prevista una compressione dei margini operativi in un contesto di tensione che potrebbe mantenersi ancora a lungo su livelli elevati secondo gli esperti.
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