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Mediatore creditizio e agente in attività finanziaria: le nuove professioni del credito


Carmine Roca, Responsabile Marketing Web Prestitosì, spiega la funzione e il ruolo del mediatore creditizio e dell’agente in attività finanziaria a seguito della recente evoluzione normativa.

Aprile 12, 2017

Il mediatore creditizio è colui che mette in relazione, anche attraverso attività di consulenza, banche o intermediari finanziari con la potenziale clientela per la concessione di finanziamenti sotto qualsiasi forma. Tale definizione la ritroviamo anche nel Decreto Legislativo 141 del 2010. E’, questa, infatti, la disposizione normativa che ha cambiato radicalmente il settore dell’intermediazione bancaria.


Sotto l’aspetto legislativo, le ultime disposizioni normative hanno creato una netta divisione tra la figura dell’agente in attività finanziaria e quella del mediatore creditizio. In passato, infatti, i confini tra queste due figure non erano ben definiti, a tal punto che non di rado vi erano soggetti che svolgevano entrambe le professioni. Fioccavano, dunque, i casi di abusivismo ed è anche per tale ragione che il legislatore ha deciso di porre fine a questa situazione.


Netta divisione, quindi, tra agente in attività finanziaria e mediazione creditizia. Le due attività non sono sovrapponibili. Chi è agente in attività finanziaria non può svolgere attività di mediazione creditizia e viceversa.


L’agente in attività finanziaria


Andiamo, ora, a vedere le principali caratteristiche dell’agente e del mediatore. L’agente in attività finanziaria opera attraverso un mandato diretto di istituti di pagamento, banche, istituti di moneta elettronica, Poste Italiane e intermediari finanziari. L’agente in attività finanziaria può non soltanto promuovere ma anche addirittura concludere contratti che si riferiscono alla concessione di finanziamenti. In caso di esito positivo, all’agente in attività finanziaria spetterà una provvigione.


L’attività di agente in attività finanziaria è compatibile con quella di promotore finanziario e con le attività svolte dalle agenzie di assicurazione. Un agente può operare, in linea generale, su mandato di un solo intermediario. La legge consente di operare per più intermediari solo nel caso in cui quest’ultimi appartengano allo stesso gruppo.


Se l’agente si lega ad un intermediario che offre una limitata tipologia di prodotti o servizi, egli può assumere al massimo altri due mandati, al fine di avere l’opportunità di offrire alla clientela una gamma completa ed ampia di prodotti e servizi.


Il mediatore creditizio


La caratteristica principale del mediatore creditizio è la sua indipendenza. Nello svolgimento dell’attività di mediazione creditizia, il mediatore è obbligato ad essere assolutamente indipendente da qualunque istituto di credito. Si tratta, dunque, di una figura neutrale. Tale neutralità non si limita, ovviamente, al rapporto con gli istituti di credito ma si estende anche a quello con la clientela. Neutralità ed indipendenza assoluta, quindi. Queste le condizioni più importanti che un mediatore creditizio deve soddisfare per operare in questo settore.


C’è compatibilità tra l’attività del mediatore creditizio e le attività di consulenza finanziaria e mediazione di assicurazione e riassicurazione. Al mediatore creditizio è vietato concludere contratti di finanziamento per conto di banche o intermediari finanziari. Non può, inoltre, erogare finanziamenti né qualunque altra forma di pagamento o di incasso di denaro contante.



I requisiti del mediatore creditizio. Fonte: Insurance Review


L’organismo OAM


Ma chi vigila su queste due categorie? Chi si occupa di controllare e verificare il possesso dei requisiti di professionalità di agenti e mediatori? A tutto questo ci pensa l’OAM (Organismo Agenti in Attività Finanziaria e Mediatori Creditizi).


L’OAM risponde delle sue azioni alla Banca d’Italia. Entro il 31 gennaio di ogni anno, l’organismo deve inviare alla Banca d’Italia una relazione in cui vengono descritte in maniera dettagliata le attività svolte l’anno precedente, oltre ad un’indicazione su quelle da svolgere nell’anno in corso.


Per diventare agenti in attività finanziaria e mediatori creditizi bisogna sostenere un esame proprio presso l’OAM. L’esame OAM verte sui principali prodotti finanziari presenti sul mercato, con l’accento che verrà posto nello specifico su aspetti legislativi e tecnici.


Non solo. Ci saranno domande anche sul mondo dell’intermediazione del credito e del sistema finanziario, nonché domande sugli organismi chiamati a vigilare sui professionisti del credito, sul tema della trasparenza nel rapporto con i consumatori e su antiriciclaggio, usura e Arbitro Bancario Finanziario.


Solo dopo aver sostenuto e superato l’esame sarà possibile ottenere l’iscrizione presso l’albo degli agenti in attività finanziaria o dei mediatori creditizi.