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PMI e sostenibilità: il ruolo della finanza nell’incentivare la rendicontazione e trasparenza
Secondo l’ultima indagine dedicata alle PMI italiane e alle rendicontazioni di sostenibilità emerge il ruolo “propulsivo” della comunità finanziaria nello stimolare le aziende a una maggiore trasparenza e continuità.
Qual è il ruolo della comunità finanziaria nell'incentivare la sostenibilità e la rendicontazione della sostenibilità stessa da parte delle piccole e medie imprese? Se lo sono chiesti gli autori dell'indagine "PMI italiane e rendicontazione di sostenibilità", promossa dal Forum per la Finanza Sostenibile in collaborazione con ALTIS - Alta Scuola Impresa e Società dell'Università Cattolica del Sacro Cuore e realizzata con il sostegno di BPER Banca, Generali Investments e Intesa Sanpaolo, presentata in occasione della decima edizione della Settimana SRI.
Il ruolo “propulsivo” della comunità finanziaria nella realizzazione dei report di sostenibilità
L'indagine, volta ad analizzare i principali retroscena dei bilanci di sostenibilità pubblicati da un campione di 105 aziende, rappresenta un significativo punto di svolta in questo ambito di ricerca per le domande in parte inedite che ha contribuito a porre al centro del dibattito collettivo: tra queste, la più importante è quella relativa alle reali motivazioni che spingono le piccole e medie imprese a pubblicare i report non finanziari di sostenibilità, dove emerge chiaramente il ruolo "propulsivo" della comunità finanziaria.
Le PMI partecipate da investitori istituzionali sono più attive di altre sul fronte della rendicontazione
Il lancio di prodotti e servizi finanziari rivolti alle PMI più impegnate di altre sui temi ESG è risultato essere, infatti, un incentivo importante sia all'impegno in sé sia soprattutto nell'attività di disclosure, come nota tra gli altri Eticanews. La volontà di attrarre nuovi investitori e finanziatori e la risposta alle richieste di informazioni da parte della comunità finanziaria assumerebbero, inoltre, una rilevanza statisticamente superiore in quelle piccole e medie imprese partecipate da investitori istituzionali.
Il binomio virtuoso tra sostenibilità economica ed ESG: l’esempio dell’invoice trading online
È per questo motivo che noi di CashMe, da sempre impegnati nel far dialogare tra loro due mondi storicamente distanti come quello della finanza e degli investitori con il mondo della piccola e media imprenditoria italiana, abbiamo da ormai diversi mesi coinvolto un investitore istituzionale specializzato nell’acquisto di crediti commerciali ESG-compliant sulla nostra piattaforma: l’obiettivo è quello di favorire il raggiungimento di un binomio virtuoso di sostenibilità ambientale, sociale e di governance e sostenibilità economica, grazie a nuovi servizi finanziari innovativi come il nostro servizio di invoice trading online.
In molte aziende mancano le competenze, mentre la maggior parte non coinvolge tutti gli stakeholder
La strada da percorrere, tuttavia, resta ancora molto lunga e di questo tutti sembrano esserne consapevoli: secondo il report del Forum per la Finanza Sostenibile e di ALTIS, molte aziende si troverebbero ancora oggi a fare i conti con la scarsità di competenze interne in materia di reporting, redigendo il documento finale per lo più attraverso il coinvolgimento di dipendenti, fornitori o clienti, e solo in misura marginale finanziatori e investitori (meno della metà del totale). Per questo, è importante che tutti – dalle imprese alla comunità finanziaria – facciano la loro parte per favorire una maggiore trasparenza da un lato, e rendere la trasparenza stessa “sostenibile” per coloro che hanno scelto di investirvi tempo e risorse.