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Finanza alternativa: invoice financing e p2p lending, quale scegliere?


Quale strumento di finanza alternativa, tra invoice financing e p2p lending, si adatta meglio agli obiettivi di finanziamento delle piccole e medie imprese?

Luglio 19, 2016

Per i piccoli e medi imprenditori in cerca di liquidità le piattaforme fintech di finanza alternativa offrono una soluzione concreta e sicura alla perdurante crisi del credito bancario.


Nate come risposta alla crisi finanziaria del 2008, le piattaforme di finanza alternativa si sono diffuse in un periodo in cui le dieci maggiori banche americane – come riportato da TechCrunch – hanno ridotto il loro volume di prestiti dai 72,5 miliardi nel 2006 ai 44,7 miliardi nel 2014.


Anche in Italia l’imprenditore che si affaccia per la prima volta al mondo della finanza alternativa può scegliere liberamente tra una serie di piattaforme attive da tempo o di recente costituzione.


Secondo l’ultimo report elaborato dagli Osservatori del Politecnico di Milano, il mercato del crowdinvesting in Italia – il mercato dell’opportunità di raccolta di capitale che ha come controparte una remunerazione del capitale stesso, a titolo di investimento - ha raccolto dal 2014 volumi per circa 45 milioni di Euro.


Siamo di fronte a un’industria che cresce – spiegano gli estensori del report - e che a livello mondiale catalizza ingenti risorse, facendo della cosiddetta ‘finanza alternativa’ degli Internet marketplace un elemento ormai non più trascurabile”.


L’approccio vincente delle piattaforme fintech di finanza alternativa, tra cui quelle attive nel settore del p2p lending e dell’invoice financing, consiste nel saper riconoscere e valorizzare il potenziale delle PMI, laddove le banche vedono ormai solo rischi.



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Tra i format di maggior successo, l’invoice financing consente di monetizzare immediatamente i propri crediti commerciali pendenti, vendendo tramite una piattaforma online le fatture non scadute e non ancora incassate direttamente ad investitori accreditati, in cambio di uno sconto sul valore nominale del credito. Il p2p lending invece, conosciuto anche come social lending, consente di ricevere un prestito da una molteplicità di soggetti prestatori, spesso privati, con il supporto di una piattaforma informatica nel mezzo. In entrambi i modelli, la piattaforma informatica, disintermediando gli Istituti di Credito tradizionali, consente di evitarne le lungaggini burocratiche e di ridurre drasticamente i costi e le commissioni.


Le due modalità rappresentano due fonti di finanziamento alternative rispetto al canale bancario, valide soprattutto per quelle PMI che devono fare i conti con ritardi nei pagamenti e con ricorrenti crisi di liquidità. Ma quali sono i vantaggi dell’una, e quali dell’altra?


Se nel caso del p2p lending il richiedente viene solitamente valutato in base al suo profilo creditizio prima di poter accedere alla richiesta di prestito, nel caso dell’invoice financing è il merito creditizio dei suoi clienti che viene valutato, ovvero dei cosiddetti “debitori ceduti”.


La piattaforma di invoice financing valuterà quindi il profilo di rischio di chi dovrà saldare la fattura, e non dell’impresa che l’ha emessa e che potrà venderla sulla piattaforma in maniera veloce, flessibile e definitiva.


A livello di ecosistema, è in atto un rallentamento nella crescita dei volumi gestiti dalle piattaforme di p2p lending, come riportato dal Financial Times in un’analisi dedicata alle cinque maggiori piattaforme di social lending nel Regno Unito, in parte dovuto anche al recente crollo di Lending Club – tra le maggiori piattaforme a livello mondiale – dovuto all’accumularsi di crediti deteriorati. Un rallentamento che non sembra riguardare le piattaforme di invoice financing, che continuano ad attrarre in misura crescente l’interesse degli investitori



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Il rallentamento delle piattaforme di p2p lending nel Regno Unito (fonte: Financial Times)


Se l’invoice financing è particolarmente consigliato in caso di imprese di dimensioni piccole e medie, che vogliono mantenere un rigoroso controllo sul proprio cashflow, il p2p lending si adatta anche a contesti in cui le fatture disponibili per la cessione non riescono a coprire interamente le necessità di liquidità.


Se la natura della finanza ottenuta tramite invoice financing è rivolta solitamente alla copertura delle spese correnti ed alla gestione del capitale circolante, il fine del p2p lending è invece quello di raccogliere finanziamenti per progetti di medio o lungo periodo.


Infine, da un punto di vista forse più psicologico che fattuale, chi si rivolge alle piattaforme di p2p lending dovrà prevedere una restituzione del debito su base regolare. Una scelta che quindi deve essere compiuta con criterio e che esaurisce i suoi effetti nel medio/lungo periodo. Mentre chi opta per la cessione delle fatture tramite le piattaforme di invoice financing l’incasso del corrispettivo è immediato e senza ulteriori conseguenze.


 

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