Fintech
Supply Chain: dall’approccio tradizionale alla Supply Chain Finance vera e propria
Secondo Giulia De Vendictis, Trade & Export Finance Senior Officer di Maire Tecnimont, è giunto il momento di passare da un approccio tradizionale a uno più flessibile e moderno di Supply Chain Finance. Il nostro commento.
Il tema, tra gli operatori specializzati in factoring, anticipo fatture bancario e nuove forme di finanza alternativa come l'invoice trading e il reverse digitale, è di quelli molto sentiti: la propensione dei clienti e prospect a servirsi di un solo strumento di finanziamento della supply chain, spesso sempre lo stesso, anziché servirsi di più prodotti e schemi di finanziamento contemporaneamente per soddisfare alle migliori condizioni possibili le proprie esigenze di liquidità.
Le differenze tra approccio tradizionale e Supply Chain Finance vera e propria
Molto interessante, in questo senso, è l'approfondimento pubblicato da Giulia De Vendictis, Trade & Export Finance Senior Officer di Maire Tecnimont su Econopoly, che soprattutto nelle sue battute conclusive si sofferma sul cosiddetto "approccio tradizionale" al finanziamento della supply chain, spesso limitato un solo prodotto, un solo schema di finanziamento, un'ottica prevalentemente bilaterale (un fornitore e un acquirente) e un livello di intermediazione che arriva, al massimo, al rapporto con la tradizionale e abituale banca finanziatrice.
Come sottolineato dalla stessa autrice, al contrario, "la Supply Chain Finance permette di utilizzare varie forme tecniche, combinando e includendo più prodotti o soluzioni di Trade Finance tradizionale". La Supply Chain Finance, infatti, nella sua forma ottimale prevede l'utilizzo combinato di strumenti tradizionali - l'anticipo fatture bancario, il factoring - con altri strumenti di finanza alternativa o, meglio, complementare, come l'invoice trading online su piattaforme come CashMe, che integrano e potenziano la possibilità di ricorso a quelli tradizionali.
L’utilità della finanza complementare per l’accesso alla finanza tradizionale
Nello specifico, e soprattutto in un momento come quello del bilancio di fine anno, il ricorso a strumenti come l'invoice trading online permette infatti di presentarsi dagli istituti finanziari tradizionali negoziando da una posizione di maggiore forza negoziale, rispetto a quella che si avrebbe utilizzando un approccio tradizionale al finanziamento del capitale circolante dell’impresa stessa.
Grazie alla cessione pro soluto delle fatture tramite piattaforme di invoice trading online, infatti, le aziende che cedono i crediti commerciali possono migliorare il proprio rating bancario senza aggiungere ulteriore debito, potendo così godere di condizioni di accesso al credito per l’anticipo delle fatture più vantaggiose di quanto non avrebbero potuto ottenere se avessero utilizzato solo la banca come canale di finanziamento.
L’utilizzo di strumenti digitali indipendenti, infine, in un contesto di riduzione dell’accesso al credito generalizzato e verso le PMI in particolare, riduce al minimo il livello di interazione con le banche finanziatrici, come sottolineato dalla stessa De Vendictis: un ulteriore livello di autonomia, ma anche di diversificazione dei canali di finanziamento, che non può che aiutare aziende e soprattutto PMI già fin troppo dipendenti dal sistema finanziario tradizionale.