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Fintech

Dal Fondo Impresa Donna all’invoice trading: sempre più opzioni per le imprenditrici


Mentre la creazione di nuove imprese femminili stenta a tornare ai livelli raggiunti nel 2019, si moltiplicano gli strumenti tradizionali e innovativi per consentire alle donne imprenditrici o aspiranti tali di accedere al credito a partire da migliori condizioni.

Dicembre 1, 2021


I numeri, come in ogni contesto, vanno sempre letti in entrambe le direzioni: quelli elaborati dall’Osservatorio Imprenditoria femminile di Unioncamere e InfoCamere non fanno eccezione. Secondo quanto riportato da FirstOnline, infatti, le nuove imprese a guida femminile iscritte nelle camere di commercio sarebbero cresciute di 7 mila unità nei primi nove mesi di quest’anno rispetto al 2020, ma sarebbero ancora lontane dai livelli raggiunti nel 2019.

Solo un’impresa su quattro tra le nuove iscritte alle Camere di commercio è a guida femminile


Nel dettaglio, la percentuale di nuove imprese femminili sul totale delle iscrizioni monitorate si è ridotto di due punti percentuali nel corso della crisi economica innescata dalla pandemia tuttora in corso. Ad oggi, solo un’impresa italiana su quattro nuove iscritte è a guida femminile, con minime variazioni dal 26% di Centro e Sud al “minimo” del Nord Ovest (23%), di poco superato dal Nord Est (24,8%).

Per sostenere l’accesso al credito nasce Fondo Impresa Donna, con una dotazione di 40 milioni iniziali


Lo scenario appena descritto potrebbe tuttavia cambiare da qui ai prossimi anni grazie a una serie di interventi e strumenti volti a garantire alle imprese a guida femminili maggiori opportunità di accesso al credito: è notizia di queste settimane, infatti, la firma del decreto MISE per la creazione del Fondo Impresa Donna, che con una dotazione iniziale di 40 milioni di euro ha come obiettivo quello di favorire l’erogazione di finanziamenti agevolati per l’imprenditoria femminile secondo quanto previsto dal PNRR.

Entro giugno 2026 potrebbero essere più di duemila le imprese femminili beneficiarie


Rivolto a cooperative e società di persone con almeno il 60% di donne socie, società di capitale con quote e componenti del Cda per almeno due terzi al femminile, lavoratrici autonome, imprese individuali la cui titolare è donna, il nuovo Fondo Impresa Donna raggiungerà almeno 2.400 imprese beneficiarie entro il giugno 2026 e farà crescere di quattro punti percentuali l’occupazione femminile italiana, mettendo in campo un totale di 400 milioni di euro in cinque anni per la creazione di imprese da parte delle donne.

Anche l’invoice trading può aiutare le imprese femminili ad accedere a un credito di miglior qualità


In questo contesto, l’accesso al credito da parte delle donne imprenditrici trova ulteriore sostengo anche nella disponibilità di servizi finanziari innovativi quali l’invoice trading online di piattaforme come CashMe, che attraverso la cessione pro-soluto dei crediti commerciali consente di ottenere liquidità immediata senza aumentare il debito finanziario. In questo modo, l’impresa che si serve dell’invoice trading può migliorare il rating bancario, per accedere a un credito migliore nel corso dell’anno successivo.

CashMe, in quanto società parte del Gruppo Finservice, è da sempre attivamente impegnata per sostenere l’economia reale grazie all’utilizzo delle nuove opportunità di finanziamento rese possibili dalla tecnologia: l’invoice trading, con la sua innovativa capacità di mettere in collegamento investitori istituzionali e imprese in cerca di liquidità immediata, trova la sua applicazione ideale in un contesto come quello del sostegno alle imprese femminili, operanti nell’economia reale e meritevoli di maggiori opportunità di crescita.