Secondo una ricerca del Politecnico di Milano il gap digitale accumulato in questi anni dalle PMI italiane nei confronti del resto del continente è diventato sempre più ampio: idee e spunti per invertire la rotta.
CashMe è uno strumento estremamente flessibile e non vincolante per quanto riguarda le cessione dei crediti: parola di Cristina Boscolo, membro del CdA di Albis International e cliente CashMe.
Emissioni record di obbligazioni da parte delle imprese americane ed europee: per le PMI, tuttavia, la raccolta di liquidità prudenziale in un contesto economico incerto passa necessariamente attraverso altri strumenti, non solo bancari.
Primo anno di attività insieme per CashMe e il Gruppo Finservice, il gruppo leader nella finanza agevolata per le imprese italiane con una capillare presenza su tutto il territorio nazionale.
Rispetto al factoring, l’invoice trading consente alle imprese una maggiore flessibilità nella cessione dei crediti e non prevede nessuna segnalazione in centrale rischi.
Dal 17 marzo al 25 giugno sono state appena 700 mila le domande di prestito inviate dalle PMI tramite il Fondo di Garanzia: non mancano, infatti, le alternative al credito bancario per fornire liquidità alle aziende.
Secondo l’ultimo bollettino della BCE le PMI italiane sono tra le più colpite dalla crisi economica dovuta all’emergenza Coronavirus, in ragione del calo di fatturato e delle crescenti restrizioni al credito.
Nel momento di massima crisi economica, dovuta alla pandemia, l’invoice trading può diventare un utile alleato delle PMI in difficoltà e in cerca di liquidità immediata.
Quali sono gli aspetti critici da affrontare nel passaggio allo smart working in una PMI, e perché non è solo una questione di tecnologia.
Un ulteriore canale di liquidità per le PMI colpite dagli effetti negativi della pandemia di Coronavirus viene dal mercato dei crediti commerciali, il cui valore potenziale ammonta a 483 miliardi di euro.