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PMI e merito creditizio: cambio di passo con l’invoice trading
Nel momento di massima crisi economica, dovuta alla pandemia, l’invoice trading può diventare un utile alleato delle PMI in difficoltà e in cerca di liquidità immediata.
Giugno 5, 2020
Ogni crisi può essere trasformata in un’opportunità. Nel caso dell’emergenza economica tuttora in corso, derivante dal “lockdown” dovuto alla pandemia di Coronavirus, le piccole e medie imprese italiane stanno oggi scoprendo la possibilità di poter accedere a nuovi canali di finanziamento alternativi. Tra questi, l’invoice trading consente oggi, anche alle aziende con qualche difficoltà finanziaria, di generare liquidità cedendo i propri crediti commerciali pendenti a prescindere dal loro merito creditizio. Vediamo come.
Dalla valutazione del creditore alla valutazione del debitore
L’invoice trading è un servizio che consente, attraverso piattaforma specializzata come CashMe, di cedere rapidamente i propri crediti commerciali a investitori istituzionali qualificati, in cambio di liquidità immediata. A differenza di quanto avviene attraverso il più tradizionale “castelletto” bancario, l’invoice trading ha l’indubbio vantaggio di focalizzare la valutazione del merito creditizio per lo più sui fondamentali economici e finanziari delle imprese debitrici, anziché su quelli dell’impresa che cede la fattura.
Malgrado le disposizioni del Decreto Liquidità abbiano concesso alle aziende la possibilità di accedere a finanziamenti garantiti fino al 90% dallo Stato italiano nondimeno, come segnalato da AIDC a fine maggio, non sembrano essere pochi i casi in cui l’erogazione dei crediti segue ancora oggi criteri legati al merito creditizio. Valutazione di merito che, in un contesto emergenziale, rischia tuttavia di compromettere la stessa solvibilità a breve e medio termine delle imprese che devono attendere l’esito della valutazione. A distanza di due mesi dal decreto infatti, le stime parlando di circa € 7 miliardi effettivamente erogati dalle banche a fronte dei € 400 miliardi annunciati dal governo.
Gli effetti indiretti dell’invoice trading sul merito creditizio
L’invoice trading rientra oggi tra i settori di punta di quella che è ormai conosciuta in tutto il mondo come “finanza alternativa”. Noi preferiamo, tuttavia, chiamarla “finanza complementare”: CashMe, infatti, fornisce un servizio alle imprese che punta ad affiancarsi a quello svolto dalle banche nell’erogazione del credito in situazioni “normali”, fornendo un canale di finanziamento ulteriore valido anche in contesti emergenziali e dove la velocità è una variabile determinante.
In questo senso, la cessione dei crediti commerciali online consente di ricevere liquidità in temi rapidi per il finanziamento del capitale circolante, senza essere penalizzati da un rating temporaneamente peggiore rispetto alla media storica, e di deconsolidare i crediti dal bilancio onde migliorare lo stesso rating in previsione di future richieste di credito bancario. “Grazie a CashMe – dichiara uno dei nostri clienti, intervistato sul blog - noi imprenditori possiamo contrattare con le banche da una posizione più favorevole”.
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