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L’Internet of things nelle imprese


Il settore dell’IoT sta divenendo sempre più determinante per le imprese dell’industria 4.0, definendo nuovi modelli di business e nuovi processi basati sulla dematerializzazione e sulla interconnessione.

Luglio 20, 2017

Con l’espressione Internet of things si definisce infatti “la connessione fra oggetti e luoghi reali con la rete, attraverso cui è possibile trasferire dati ed informazioni” , ovvero l’integrazione intelligente fra macchinari, software e sistemi complessi di analisi dati, attraverso la quale avvengono collegamenti tra gli strumenti di produzione più tradizionali e i sistemi informatici avanzati. Attraverso questo procedimento è possibile far sì che tutti o la maggior parte dei processi all’interno delle imprese possano essere monitorati in tempo reale e ottimizzati gradualmente al fine di migliorare l’apparato produttivo in modo preventivo e strategico.
L’avvento dell’Internet of things ha comportato un passaggio da un business focalizzato sulla vendita di prodotti ad un business incentrato sulla fornitura di servizi. Infatti, tutte le imprese che non hanno mai avuto modo di poter raccogliere dati ed informazioni utili sui propri clienti, avranno accesso a una serie di dati preziosi sui loro comportamenti ed esperienze d’acquisto.

Diverse sono poi le attività sulle quali l’IoT ha impattato nel tempo sull’industria 4.0, andando a modificare radicalmente i modelli di business delle imprese in: innovazione dei processi, sistemi efficienti di gestione delle scorte, innovazione nella manutenzione delle imprese, distribuzione organizzata e controllata, innovazione nell’assistenza clienti al momento della vendita e nei servizi ex post.



L’ecosistema dell’IoT. Fonte: Business Insider


Ma se da un lato la rivoluzione dell’Internet of things apporta una serie di benefici misurabili all’interno delle imprese, rendendole più smart e competitive, dall’altro lato le intelligenze artificiali si sostituiscono sempre di più al lavoro dell’uomo, comportando anche un rischio di “disruption lavorativa”. Ad ogni modo, l’avvento dell’IoT non deve essere interpretato come un fattore negativo per le imprese, piuttosto come un’opportunità di evoluzione verso nuove skills e competenze intangibili di grande valore che consentano all’uomo di poter contare sull’apporto, spesso insostituibile, delle macchine.


E in Italia, come reagiscono le imprese di fronte all’IoT? Nonostante il livello di produttività dell’industria italiana sia ancora dietro ad alcuni Paesi capofila nell’innovazione, le imprese tricolori, conosciute da sempre per l’elevata qualità del comparto manifatturiero e del design, si stanno muovendo sempre di più verso l’adozione di tecnologie intelligenti e molto avanzate al fine di aprirsi ad un mercato internazionale sempre più connesso.